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Onere della prova nei licenziamenti collettivi per riduzione del personale

Secondo una recentissima pronuncia della Corte di Cassazione (n.2113/2016), nei licenziamenti collettivi per riduzione del personale grava sul datore di lavoro l’onere di allegazione dei criteri di scelta impiegati e la prova della loro piena applicazione nei confronti dei lavoratori licenziati, con indicazione, in relazione a ciascuno di questi ultimi (qualora siano stati utilizzati i criteri legali dei carichi di famiglia, dell’anzianità e delle esigenze tecnico produttive) dello stato di famiglia, dell’anzianità e delle mansioni. Grava, invece, sul lavoratore l’onere di dimostrare l’illegittimità della scelta, con indicazione dei lavoratori in relazione ai quali la scelta sarebbe stata falsamente o illegittimamente applicata.

In particolare, per quanto concerne i carichi di famiglia, la Suprema Corte ha ribadito che tale criterio ha lo scopo di tutelare i lavoratori con maggior fabbisogno economico e che, per tale ragione, la valutazione effettuata dal giudice di merito deve concernere i familiari effettivamente a carico del lavoratore, così come comunicato al datore di lavoro, e non la situazione fattuale che determina il diritto al godimento degli assegni familiari.

In merito al criterio dell’anzianità, inoltre, la Corte di Cassazione ha asserito che è preferibile far riferimento all’anzianità di servizio, piuttosto che a quella anagrafica, in quanto tale opzione interpretativa permette di privilegiare la professionalità acquisita e la fedeltà all’azienda.